Marco Barbera

La macchina fotografica è il mio strumento di comunicazione.
Attraverso le immagini riesco a trasmettere ciò che non so dire a parole,
inoltre è stata di grande sostegno e mi ha aiutato a combattere la dislessia;
per me era un forte disagio.
Nel mio percorso ho ricevuto sostegni da altri colleghi fotografi,
iniziai a collaborare con alcuni di loro per poter raffinare la mia arte e capire dove volessi andare.
Nel 2010 iniziai la mia gavetta come fotografo di matrimoni per un professionista di Imola.
Dopo circa 5 anni mi spostai a Ravenna per un altro studio fotografico,
che mi accolse come un figlio e col quale collaboro tutt’ora.
Un’altra mia passione è il mare.
Sono un istruttore sub e spesso con i nostri allievi facciamo viaggi in posti bellissimi.
Qualche anno fa passai un periodo buio della mia vita, così
decisi di mollare tutto e andarmene in viaggio con un gruppo di ragazzi di Sea Shepherd.
Fu un’estate indimenticabile
e il distacco mi aiutò a fare chiarezza nella mia testa.
La passione per la fotografia mi accompagna da quando ero un lupetto degli scout.
La prima reflex che mi sono potuto permettere l’ho comprata con i soldi dello stage scolastico,
che soddisfazione.
Da quel momento non uscivo mai di casa senza la mia compagna d’avventure.
Quindi ho imparato a viaggiare di immagini.
Di ogni luogo che ho visitato mi sono sempre portato a casa un pezzo di anima:
sono un ladro di ritratti.



































